Sónar 2014: le mie classifiche personali

17/06/2014

Mi cimento in un giochino classico che si fa quando si torna da un festival musicale. Ecco le mie personali classifiche del Sónar 2014!

The Best

1. Ben Frost
Sono ancora terrorizzato. Un suo concerto fa letteralmente paura. Sconsiglio l'assunzione di droghe prima della visione, potreste vedere l'apocalisse ed oltre.

2. James Holden
Dopo 3 anni dall'ultima volta che lo vidi, ho rinnovato la mia fede. Perché il Dio dell'elettronica esiste ed ha le sembianze di James Holden.

3. Four Tet
Per i sassaresi basterebbe una sola parola: caaaazzzzz! Ai non sassaresi regalo un hashtag: #porcaputtanachebombaunlivesetmemorabile !

4. Nils Frahm
Il primo live visto al Sonar 2014. Pensavo ad un concerto più "freddino". Invece Nils Frahm ha l'attitudine del pianista classico virtuoso, splendidamente mixata con la sua passione per i pianoforti modificati. Da veri intenditori.

5. Jon Hopkins
Durante "Open eye signal", con il video sullo sfondo, mi sono messo a piangere. Un live set incredibile, ho avuto la conferma che anche le macchine possono trasmettere emozioni.

6. Moderat
Grandiosi, soprattutto nelle parti dove Apparat mette molto del suo. Ho un dubbio a questo punto, avendo visto l'anno scorso il live set di Modeselektor: ma non è che per caso si fa prima a vedere Apparat da solo? Se vado al C2C di quest'anno avrò la risposta.

Hors Catégorie

Massive Attack
Basta il nome. Un live potentissimo che ripercorre tutta la loro carriera a partire da Blue Lines. E poi la voce di Horace Andy è sempre da .... wow!

Sorprese

Neneh Cherry
Coi RocketNumberNine ha fatto un concerto con grande voglia ed una classe immensa. Niente di nuovo, ma il suo lo fa sempre alla grande e con un carisma fuori dall'ordinario. Altro che quel catafalco di Nile Rogers.....

Downliners Sekt
Potremmo sentir parlare molto di questo duo franco-catalano. Credevo fossero "incozzati" perhé giocavano in casa: invece suonano alla grande un'elettronica moderna e raffinata.

Delusioni

Nisennenmondai
B-1 è un pezzo spettacolare, ma fare un live che di fatto è una ultra extended version di 50 minuti, è un po' troppo anche per gli amanti della sperimentazione come me.

Plastikman
Il senso del progetto è la sua multimedialità. Ma la prima parte della performance era totalmente deludente, rispetto a quanto è costata la produzione. I miei amici di Qoelet Pro gli fanno 10-0, e non sto scherzando.

Royksopp
Con Robin sono diventati un gruppo pop. Ma io al Sónar non vado per ascoltare musica pop!

Rimorsi

Sicuramente Forest Swords, Trentemøller, Oneohtrix Point Never e Woodkid.

Ma i festival sono fatti di scelte, è l'altra faccia di una medaglia fatta di 28 (ventotto) eventi visti in 3 giorni, in una programmazione che prevedeva 155 concerti!

Ci vediamo al Sónar 2015.